Incentivi e classificazioni per le imprese: le novità del 2025

Incentivi e classificazioni per le imprese: le novità del 2025

La scadenza per la presentazione delle domande al bando Formare per Assumere di Regione Lombardia è stata prorogata al 28 febbraio 2025.

Questa misura è pensata per le imprese lombarde e ha l’obiettivo di finanziare percorsi formativi accompagnati da incentivi occupazionali, al fine di colmare il gap di competenze e profili professionali in fase di assunzione.

L’incentivo prevede l’erogazione di voucher per la formazione, con un valore massimo di 3.000 euro.

La scadenza per la presentazione delle domande al Bando Brevetti 2023 di Regione Lombardia è stata prorogata al 15 luglio 2025.

Il bando sostiene l’ottenimento di nuovi brevetti europei e internazionali, nonché l’estensione di brevetti esistenti a livello europeo o internazionale, relativi a invenzioni industriali.

Le agevolazioni consistono in un contributo a fondo perduto fino a 140.000 euro, che non può superare l’80% dei costi ammissibili.

La legge 162/2021 prevede un esonero dal versamento dell’1% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro privati che ottengono la certificazione di parità di genere.

Il beneficio, che può arrivare fino a 50.000 euro annui, è riservato alle imprese che conseguono tale certificazione da parte di organismi accreditati.

L’INPS, con il messaggio n. 4479 del 30 dicembre 2024, ha reso noto che le aziende possono richiedere l’esonero per le certificazioni ottenute entro il 31 dicembre 2024. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 30 aprile 2025.

Dal 1° gennaio 2025 è entrata in vigore la nuova classificazione ATECO 2025, che diventerà obbligatoria per tutte le imprese e i professionisti a partire dal 1° aprile 2025.

La nuova classificazione è stata sviluppata in conformità con la versione aggiornata della classificazione europea NACE Rev. 2.1, secondo il Regolamento delegato (UE) 2023/137, che modifica il Regolamento (CE) n. 1893/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio.

Per molte attività “nuove”, l’adozione dell’ATECO 2025 comporterà la modifica del precedente codice attività, con possibili implicazioni fiscali e previdenziali.

Gli utenti interessati possono già consultare la nuova struttura di ATECO 2025 sul sito ufficiale dell’ISTAT, nella sezione dedicata.

Condividi :