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Un sistema di gestione integrato è un unico sistema progettato per gestire più aspetti delle operazioni di un’organizzazione in linea con diversi standard, quali quelli per la gestione della qualità, dell’ambiente e della salute e sicurezza (ISO 9001 – ISO 14001 – ISO 45001).
La maggior parte delle aziende ha già dei sistemi – sia formali che informali – per affrontare tali questioni, tuttavia, ciò che molti manager non realizzano è la quantità di processi duplicati o di lavoro aggiuntivo ed improduttivo per il loro personale.
In definitiva, la sicurezza, la gestione ambientale e il controllo della qualità hanno molti punti in comune e tutti lavorano per raggiungere l’obiettivo di rendere l’organizzazione più efficace ed efficiente, prevedendo la fusione di sistemi formali esistenti e l’implementazione delle specifiche best practices in tutta l’organizzazione.
Realizzare sistemi “integrati” è conveniente poiché consente una semplificazione e riduzione dei costi. Per questo motivo, essendo le norme ISO 9001:2015, ISO 14001:2015, ISO 45001:2018 e ISO 50001:2018 compatibili e parzialmente sovrapponibili, si propone in offerta anche tale soluzione, che risulta sicuramente quella tecnicamente ed economicamente di maggior interesse.
Sia in campo gestione qualità (ISO 9001), sia in campo gestione ambientale (ISO 14001) che in campo gestione sicurezza (ISO 45001, ex OHSAS 18001), i sistemi di gestione rappresentano uno strumento volontario di autocontrollo e responsabilizzazione per un’organizzazione aziendale, teso a raggiungere ed ottenere la conformità con le prescrizioni applicabili (legislazione ed altre sottoscritte) e al miglioramento continuo.
Si tratta dunque di strumenti pratici di gestione, che non sostituiscono le leggi esistenti, ma che ne tengono conto per cercare di attuarle al meglio e di raggiungere livelli ancor più elevati.
Possono esserci diversi sistemi di gestione, a seconda del settore cui si applicano e in riferimento ad alcuni di questi è possibile applicare una particolare norma internazionale, che ne definisce le regole. L’obiettivo generalmente è quello di attuare strumenti che consentono all’azienda di tenere sotto controllo i propri processi e le proprie attività.
Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231, recante la Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’art. 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300 ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento la responsabilità in sede penale degli enti, che si aggiunge a quella della persona fisica che ha realizzato materialmente il fatto illecito.
La norma prevede l’onere in capo agli enti di adeguare i propri Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo ai principi di prevenzione dei reati indicati dal legislatore (elenco in continua evoluzione).
Tra le sanzioni più gravi in cui può incorrere la società che non ha adottato il Modello vi sono:
Il Modello Organizzativo previene (a condizione che sia efficacemente predisposto ed attuato) l’applicazione di sanzioni pecuniarie ed interdittive a carico dell’impresa ed è considerato indispensabile se si vuole beneficiare dell’esimente normativa.
L’adozione di un sistema di regole volte a ribadire la compliance 231 e i valori di tipo etico può rappresentare, inoltre, un’opportunità di crescita e sviluppo in termini reputazionali oltre che di tutela giuridica.
Il sistema di gestione del modello organizzativo 231 dipende dalle caratteristiche dell’impresa, dalle attività che svolge, dai suoi processi produttivi, dai contesti in cui opera e dagli interlocutori con cui essa interagisce. Possiamo però trovare alcuni elementi principali, comuni a tutti i Modelli Organizzativi 231, a prescindere dalla tipologia di azienda, ovvero:
I nostri professionisti accompagneranno la tua azienda nel percorso di adozione del MOG 231 svolgendo:
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